Punti di riferimento per una valutazione generale:
1 - Vescica
2 - Osso pubico
3 - Pene
4 - Corpo cavernoso
5 - Glande (Stessa pagina del pene)
6 - Prepuzio
7 - Uretra
8 - Colon sigmoideo
9 - Retto
10 - Vescicola seminale
11 - Dotto eiaculatore
12 - Prostata
13 - Ghiandole di Cowper
14 - Ano
15 - Dotto deferente
16 - Epididimo
17 - Testicolo
1 Vescica urinaria è un organo muscolare cavo posto nel bacino, deputato alla raccolta dell'urina prodotta dai reni che vi giunge attraverso gli ureteri. Dalla vescica l'urina viene periodicamente espulsa all'esterno attraverso l'uretra. Il muscolo che forma le pareti della vescica è detto muscolo detrusore, un muscolo liscio la cui attività è regolata da fibre nervose simpatiche e parasimpatiche in relazione alle variazioni volumetriche e pressorie percepite dai suoi recettori neuro-muscolari.L'uretra decorre attraverso un diaframma urogenitale costituito da muscolatura striata sottoposta a controllo volontario, o sfintere esterno. Il processo di emissione dell'urina, detto minzione, porta allo svuotamento periodico della vescica urinaria per mezzo di un riflesso automatico del midollo spinale.L'ampolla vescicale è formata da due parti: il fondo e il collo. Il fondo costituisce il deposito dell'urina, il volume vescicale è estremamente variabile: la capacità normale in cui si giunge è normalmente compresa tra i 250 e i 300 ml, ma essendo molto elastica in condizioni eccezionali puo' arrivare a 2 litri; il collo, lungo 2-3 cm, si connette con l'uretra fino al meato uretrale esterno. e Nei maschi l'uretra posteriore si estende attraverso il pene e prende il nome di uretra anteriore. La forma della vescica è diversa tra i due sessi. Nel maschio si presenta sottile ed allungata, nella femmina, invece, più sferica. Nel maschio inoltre le ghiandole sessuali accessorie, ovvero prostata e ghiandole vescicolose, si situano alla base della vescica.
La forma della vescica è, tuttavia, legata strettamente allo stato di riempimento degli organi adiacenti. Di lato la vescica è circondata da connettivo lasso mentre il suo vertice è fissato alla fascia transversalis tramite i ligamenta umbelicalia medialia (ex arterie ombelicali) e dal ligamentum umbilicale medianum (che, come detto precedentemente, è il residuo dell’allantoide obliterato e dell’uraco). Grazie al connettivo lasso la vescica può spostarsi verso l’alto quando si riempie.
2 Il pube è un osso pari del bacino.È composto dalle due parti inferiori dell'osso iliaco, unite fra loro da una articolazione chiamata sinfisi pubica.
3 Il pene ha forma cilindrica; in esso si possono individuare una parte libera, che viene impiegata nella copula, ed una parte fissa perineale, detta anche radice del pene.La parte libera si distingue, a sua volta, in corpo del pene e glande, un ingrossamento dalla forma tronco-conica situato alla sua estremità e che porta all'apice l'orifizio esterno dell'uretra.La cute che riveste il corpo del pene è molto lassa e si prolunga sul glande in una piega detta prepuzio. Il prepuzio aderisce al glande nella parte mediana inferiore per mezzo del frenulo del pene, che si salda in prossimità del meato uretrale ed è attraversato da una piccola arteria.Il pene ha tre corpi cavernosi, due superiori paralleli ed uno sottostante posto in posizione mediana, costituiti da tessuto di aspetto spugnoso e caratterizzati da interstizi che comunicano direttamente con le vene. Dimensioni: molti adolescenti temono che il loro pene non sia abbastanza grande e sia inadeguato al compimento di atti sessuali. Quasi tutti i ragazzi, prima o poi, hanno dei dubbi circa le misure del loro pene, ma l'esperienza, in genere, mostra loro che tale angoscia è del tutto immotivata. Non appena iniziano ad avere esperienze sessuali scoprono che il loro pene funziona adeguatamente ed è entro i normali standard di grandezza. Quando il pene non è eretto, in genere pende mollemente verso il basso e misura circa dagli 8 agli 11 centimetri di lunghezza e 3 centimetri di diametro, anche se ogni caso differisce dagli altri, alcuni sono più piccoli ed alcuni più grandi. Il problema, nello stabilire una grandezza media del pene non eretto, è che lo stesso pene, in queste condizioni, può variare di volta in volta. Ad esempio, l'aria fredda, l'acqua fredda, la paura o l'ansietà causano, in generale, l'avvicinamento massimo del pene (dello scroto e dei testicoli) al corpo, quindi il suo accorciamento. Nei casi di sovrappeso o obesità del soggetto, la massa di grasso corporea presente nella zona pubica e quella sovrastante - ossia il ventre e l'addome - può contribuire a far sembrare il pene, che sia flaccido o eretto, più piccolo di quello che in realtà è. Il pene non eretto può acquistare in lunghezza se immerso nell'acqua tiepida o quando l'uomo è completamente rilassato. Il peso di un uomo, la sua costituzione e la sua statura non hanno alcuna relazione con la grandezza del suo pene, sia in erezione che flaccido. La lunghezza media di un pene eretto è di 15 cm e il 90% degli uomini di tutto il mondo hanno un pene lungo tra i 13 e i 18 cm. Le dimensioni del pene, la sua larghezza ma soprattutto la sua lunghezza, variano molto anche a seconda dell'etnia di appartenenza: pare provato, ad esempio, che gli uomini di etnia indo-asiatica hanno mediamente il pene più piccolo degli uomini di etnia africana i quali paiono essere mediamente gli uomini dal pene più grande.
4 Il corpo cavernoso è un una regione interna del pene di tessuto erettile con una struttura spugnosa che contiene il sangue durante l'erezione. Nel clitoride femminile si trovano delle strutture analoghe. I corpi cavernosi e il corpo spugnoso ( conosciuto anche come corpo cavernoso dell'uretra ) sono tre regioni di tessuto spugnoso erettile che si estendono nella lunghezza del pene e si riempiono di sangue durante l'erezione. I due corpi cavernosi si trovano ai lati dell'asse del pene, dalle ossa del pube, fino alla testa del pene, dove si uniscono. Queste formazioni sono fatte di un tessuto spugnoso contenente spazi riempiti di sangue rivestiti di endotelio e separati da setti di tessuto connettivo. Il corpo spugnoso è una ragione più piccola nella parte inferiore del pene che contiene l'uretra e forma il glande. In alcune circostanze, il rilascio di ossido nitrico precede il rilassamento dei muscoli nei corpi cavernosi e nel corpo spugnoso. Il tessuto spugnoso si riempi di sangue, dalle arterie che scorrono nella lunghezza del pene. Un po' di sangue entra nel corpo spugnoso; il rimanente riempie di corpi cavernosi che si espandono e trattengono al loro interno il 90% del sangue coinvolto nell'erezione, aumenta sia in lunghezza che in diametro. La funzione del corpo spugnoso è di prevenire la compressione dell'uretra durante l'erezione. Il sangue può lasciare il tessuto erettile solo attraverso un sistema di drenaggio di vene attorno al muro esterno dei corpi cavernosi. L'espansione del tessuto spugnoso comprime queste vene contro la tunica albuginea, un tessuto denso, impedendo al sangue di defluire, facendo irrigidire il pene. Il glande, cioè la parte apicale del corpo spugnoso, rimane più malleabile durante l'erezione perché la sua tunica albuginea è molto più sottile.
5 Il glande (vedi pene)
6 Il prepuzio è il lembo di pelle scorrevole che copre il glande.
7 L'uretra è l'ultimo tratto delle vie urinarie. È un piccolo condotto che unisce il polo inferiore della vescica urinaria con l'esterno. Mentre nella femmina ha la sola funzione di permettere il passaggio dell'urina, nel maschio serve anche per il passaggio dello sperma poiché in essa si immettono i condotti eiaculatori. È situata posteriormente all'osso pubico e nel maschio decorre all'interno della prostata e del pene. La sua lunghezza varia secondo il sesso dell'individuo. Negli esseri umani di sesso maschile è lunga circa 16 cm e si può dividere in tre segmenti: prostatico, membranoso e cavernoso. L'uretra maschile inizia in corrispondenza dell'orifizio uretrale interno della vescica e termina all'apice del pene con l'orifizio uretrale esterno. La parete dell'uretra è delimitata da due tonache (mucosa e muscolare) nel tratto prostatico e in quello membranoso nel maschio, mentre nel tratto penieno ve ne è una sola (tonaca mucosa). L'epitelio di rivestimento nel primo tratto è di transizione, come quello della vescica, nella parte prostatica è batiprismatico ed infine pavimentoso composto non corneificato fino all'orefizio uretrale esterno dove si continua con l'epidermide del glande o della vulva. Sono presenti due strati muscolari: uno strato interno di tessuto muscolare liscio (andamento longitudinale e circolare), uno esterno striato che prende il nome di muscolo sfintere striato dell'uretra. Lo studio dell'uretra si effettua con la Uretrografia
8 Il sigma o colon sigmoideo è la parte terminale dell'intestino crasso (Colon) a S (forma sigmoidale) compreso tra il colon discendente e il retto. È chiamato anche colon pelvico, ma non è anatomicamente corretto, poiché in caso di dolicosigma, cioè di allungamento di questo tratto di intestino, possiamo avere sigma in fossa iliaca destra o in addome superiore. Diversamente dal colon non possiede austrature, cioè le fasce muscolari circonferenziali. È la sede più frequente dei diverticoli intestinali.
9 Il retto è la parte terminale dell'intestino crasso, ed è compreso tra la porzione terminale del colon discendente o sigma e l'ano.
10 Le vescicole seminali sono parte dell'apparato riproduttore maschile. Sono poste vicino alla parete posteriore della prostata, secernono un fluido viscoso che costituisce circa il 70% dell'eiaculato. Le due vescicole seminali sono strutture tubulari ripiegate di circa 15 cm di lunghezza. Sono situate tra la parete posteriore del collo vescicale e la ghiandola prostatica e si uniscono alla rispettiva ampolla del dotto deferente immediatamente al di sopra della prostata. La mucosa forma ampie convoluzioni e forma degli spazi lacunari che, visti in proiezione tridimensionale, si aprono in un lume centrale rivestito da epitelio cilindrico pseudostratificato formato da cellule basali corte e cellule cilindriche basse.Le cellule colonnari possiedono numerosi e corti microvilli e un unico flagello che sporge nel lume ghiandolare. Nel citoplasma sono presenti un RER, l'apparato del Golgi, numerosi mitocondri, gocce lipidiche, pigmenti lipocromici e abbondanti granuli di secrezione. L'altezza delle cellule varia proporzionamente al livello ematico di testosterone. Il tessuto connettivo subepiteliale è di tipo fibroelastico ed è rivestito da cellule muscolari lisce disposte in uno strato circolare interno ed uno longitudinale esterno. lo strato muscolare liscio è rivestito da un sottile strato di connettivo fibroelastico. Una volta si riteneva che le vescicole seminali servissero da deposito per gli spermatozoi, i quali sono comunque rintracciabili all'interno di queste. Attualmente è noto che la funzione delle vescicole è quella di produrre un liquido ricco di fruttosio che costituisce il 70% del liquido seminale. Anche se il liquido seminale contiene altre sostanze quali aminoacidi, prostaglandine, citrato, proteine, va detto che il fruttosio è il suo costituente principale e rappresenta la fonte energetica degli spermatozoi.
11 I dotti eiaculatori sono due canali (destro e sinistro) di congiunzione tra le vescicole seminali e l’uretra, nella parte interna della prostata.
12 La prostata o ghiandola prostatica è una ghiandola che fa parte dell'apparato genitale maschile dei mammiferi. La sua funzione principale è quella di produrre ed emettere il liquido seminale, uno dei costituenti dello sperma, che contiene gli elementi necessari a nutrire e veicolare gli spermatozoi.La prostata differisce considerevolmente tra le varie specie di mammiferi, per le caratteristiche anatomiche, chimiche e fisiologiche. Una prostata umana in buona salute ha le dimensioni di una grossa castagna.La prostata è collocata nella parte frontale del retto, circa 5 cm dopo l'ano, e parte di essa può essere toccata durante un esame rettale.
13 Ghiandole bulbouretrali (o Ghiandole di Cowper) sono piccole ghiandole endocrine, da 3 a 5 mm di diametro, situate alla radice del pene all'altezza dell'uretra membranosa.La loro capsula fibroelastica è composta, oltre che da fibroblasti e cellule muscolari lisce, dalle fibre muscolari scheletriche provenienti dai muscoli del diaframma urogenitale. Dalla capsula provengono dei setti che dividono ogni ghiandola in lobuli (cisterne). L'epitelio (tessuto) di queste ghiandole tubulo-alveolari composte, varia da cubico semplice a colonnare semplice. La funzione delle ghiandole è la produzione di un secreto denso e viscoso, trasparente, il liquido di Cowper (chiamato anche liquido pre-eiaculatorio, liquido preorgasmico, liquido prostatico, liquido prespermatico, liquido preseminale), che durante la fase di eccitazione sessuale maschile, emerge come piccole quantità di fluido che procede dall'uretra alla cima del pene.
14 L'ano (dal latino anus: cerchio, orifizio) è lo sbocco verso l'esterno dell'apparato digerente attraverso il quale vengono espulse le feci durante la defecazione. L'ano è la porzione più distale del tubo digerente, funzionalmente preposto all'espulsione di feci e gas. È un canale di forma grossolanamente cilindrica, lungo circa 4 cm, con decorrenza dall'alto verso il basso e dall'avanti all'indietro, angolato rispetto al retto con un angolo di ampiezza di circa 90 gradi. È in rapporto anteriormente con l'uretra membranosa e bulbare nel maschio, dai quali è separato dal muscolo trasverso del perineo. Lateralmente è in rapporto con le fosse ischio-rettali, da cui è separato dai due muscoli elevatori dell'ano.
15 Il dotto deferente o vaso deferente o canale deferente è parte dell'apparato genitale maschile di alcune specie, compreso l'uomo. In condizioni fisiologiche, ogni individuo possiede due dotti deferenti, cioè vasi muscolari (circondati da muscolatura liscia) che collegano gli epididimi destro e sinistro ai dotti eiaculatori per veicolarvi lo sperma. Ognuno di questi dotti è lungo circa 30 centimetri. Fanno parte dei cordoni spermatici. Durante l'eiaculazione la muscolatura liscia della parete del dotto si contrae di riflesso, pruomovendo lo spostamento in avanti dello sperma. Lo sperma viene così trasferito dal dotto deferente all'uretra, che raccoglie i fluidi provenienti dalle ghiandole sessuali accessorie lungo il percorso. La procedura di deferentectomia, popolarmente conosciuta come vasectomia, è un metodo contraccettivo nel quale i dotti deferenti vengono permanentemente recisi, con poche eccezioni. Una variante moderna, sempre conosciuta come vasectomia nonostante i dotti non vengano recisi, consiste nell'iniezione di materiale ostruttivo nei dotti per ostacolare il passaggio dello sperma.
16 L' epididimo è una parte del apparato genitale maschile dell'uomo ed è presente in tutti i mammiferi maschi. È un dotto di piccolo diametro e strettamente avvolto che collega i dotti efferenti dal retro di ogni testicolo al suo dotto deferente. L'epididimo può essere diviso in tre regioni principali: la testa (caput), il corpo (corpus) e la coda (cauda). Gli spermatozoi che si sono formati nei testicoli entrano nella testa dell'epididimo, avanzano verso il corpo e alla fine giungono nella regione della coda, in cui vengono immagazzinati. Gli spermatozoi che entrano nella testa dell'epididimo sono incompleti - mancano della capacità di muoversi in avanti (motilità) e di fecondare un ovulo. Durante il loro transito nell'epididimo, gli spermatozoi subiscono processi di maturazione a loro indispensabili per acquisire queste funzioni. La maturazione dello spermatozoo viene completata nel tratto riproduttivo della donna (capacitazione). Durante l'eiaculazione, gli spermatozoi scorrono dalla porzione più bassa dell'epididimo (che ha la funzione di serbatoio d'immagazzinamento). Essi sono così stipati che non gli è possibile nuotare, ma sono trasportati, grazie all'azione peristaltica di alcuni strati muscolari all'interno del dotto deferente, e si mischiano con i fluidi diluenti delle vescicole seminali e di altre ghiandole accessorie prima dell'eiaculazione (formando lo sperma). L'epididimo è una delle sole due regioni del corpo ad avere stereociglia (l'altra è l'orecchio interno).
17 Il testicolo fa parte dell'apparato genitale maschile di quasi tutti gli animali e rappresenta la gonade maschile. È un organo pari (presente in numero di due) e nei Mammiferi Euteri è racchiuso all'interno dello scroto, una sorta di "sacchetto" situato inferiormente al pene. Ha la funzione principale di produrre gli spermatozoi (la parte più importante dello sperma) ed alcuni ormoni fra i quali il testosterone. I testicoli sono di forma ovale, misurano 5 centimetri circa di lunghezza, 3 centimetri circa di larghezza e 3 centimetri circa trasversalmente.Il peso dei testicoli di un adulto è di circa 30 grammi l'uno, anche se uno dei testicoli può essere un po' più pesante e più grande dell'altro, e in genere pende un po' più in basso. La ragione di questo fatto non è certa, ma potrebbe ragionevolmente essere quella di impedire ai testicoli di urtare l'uno contro l'altro.I testicoli hanno due funzioni: la produzione degli spermatozoi dal momento della pubertà sino alla morte, e la produzione degli ormoni sessuali maschili chiamati androgeni, tra i quali il testosterone è il più importante.La produzione degli ormoni da parte dei testicoli è evidente fin dalla nascita, ma aumenta enormemente intorno alla pubertà e si mantiene ad alto livello per tutta l'età adulta fino a manifestare una diminuzione durante gli ultimi anni di vita.La produzione degli spermatozoi non comincia fino alla pubertà, anche se segue il modello della produzione di ormoni riducendosi in età avanzata. Gli spermatozoi vengono prodotti in ogni testicolo in speciali strutture chiamate tubuli seminiferi in particolare dalle cellule del Sertoli. Questi tubicini sono al centro di ogni testicolo e sono collegati con una serie di condotti che convogliano lo sperma ad altri importanti organi e, alla fine, fuori dal pene, se ciò è richiesto.In ogni testicolo, vicino ai tubuli seminiferi, ci sono numerose cellule chiamate cellule interstiziali o cellule di Leydig. Esse sono responsabili della produzione dell'ormone sessuale maschile (testosterone) che viene secreto direttamente nei vasi sanguigni circostanti. Al momento della pubertà, la maggior parte dei cambiamenti che avvengono nel ragazzo è prodotta dalla maggior quantità di testosterone che scorre nel suo corpo. Subito prima dell'eiaculazione i testicoli vengono tratti molto vicini al corpo. Dopo l'eiaculazione essi ritornano alla loro posizione usuale nello scroto.Il medesimo avvicinamento dei testicoli al corpo avviene nei momenti di intensa paura, collera o quando l'uomo ha freddo. In questo modo, naturalmente, il corpo protegge questo meccanismo delicato e vulnerabile. I testicoli pendono fuori dal corpo per potere stare alla temperatura leggermente più bassa che è richiesta per la produzione dello sperma. Quando la stagione è molto calda o durante un bagno tiepido essi pendono più in basso del normale, lontano dal corpo e dal suo calore; al contrario, nella stagione fredda, essi si avvicinano al tepore del corpo per mantenere una temperatura ottimale che varia tra i 31 e i 33 gradi centigradi. Quando i muscoli dell'uomo si tendono, per esempio quando egli si prepara ad una fuga o ad una aggressione oppure subito prima dell'eiaculazione, un insieme di muscoli posto nello scroto spinge automaticamente i testicoli verso l'alto, questi sono la fascia cremasterica, la fascia spermatica interna e la fascia spermatica esterna. Il testicolo è costituito dalla tonaca albuginea e dalle sue dipendenze, da un parenchima costituito dai tubuli seminiferi, e dallo stroma che circonda i tubuli seminiferi e contenente quest’ultimo le cellule di leydig a funzione endocrina.
La spermatogenesi è un processo complesso che prevede vari passaggi, i principali dei quali sono la spermatocitogenesi, la meiosi e la spermiogenesi: tutto inizia dagli spermatogoni, che sono cellule germinali diploidi (cioè che contengono 46 cromosomi anziché i 23 che deve avere lo spermatozoo). Tramite il processo chiamato spermatocitogenesi gli spermatogoni si dividono per mitosi dando luogo a cellule gemelle di quelle originarie. Una parte di esse resterà così, in modo da conservare una riserva di cellule germinali, mentre un'altra parte andrà incontro a varie trasformazioni e si trasformerà in spermatociti primari; gli spermatociti primari si dividono per meoisi dando luogo a cellule questa volta aploidi (cioè che contengono 23 cromosomi) chiamate spermatociti secondari. Il passaggio dallo spermatocita primario allo spermatocita secondario costituisce la prima fase della divisione meiotica; gli spermatociti secondari si trasformano a loro volta in spermatidi, chiamati spermatidi rotondi perché sono cellule rotonde col nucleo in mezzo. Il passaggio dallo spermatocita secondario allo spermatide costituisce la seconda fase della divisione meiotica; per diventare spermatozoi gli spermatidi rotondi devono subire un processo chiamato spermiogenesi, che comprende varie fasi: prima il nucleo dello spermatide si sposta verso il bordo della cellula, poi lo spermatide si allunga formando così la parte centrale dello spermatozoo, infine il nucleo della cellula si condensa e si forma la coda dello spermatozoo. A questo punto si è formato uno spermatozoo. L'intero processo che porta dallo spermatogonio allo spermatozoo maturo richiede circa 70 giorni e avviene continuamente all'interno dei testicoli. Per questo il patrimonio riproduttivo degli uomini, a differenza di quello delle donne, si rinnova continuamente. Dopo essere stati prodotti dentro i testicoli gli spermatozoi passano nell'epididimo, un organo tubolare attaccato al testicolo dove gli spermatozoi acquistano la motilità. Gli spermatozoi testicolari, infatti, sono ancora privi di movimento, e fino a qualche tempo fa si riteneva che non avessero neanche la capacità di fecondare l'ovocita; invece negli ultimi anni si è visto che è possibile ottenere una fecondazione in vitro anche con spermatidi estratti chirurgicamente dai testicoli o dall'epididimo (v. MESA, TESA e TESE). L'epididimo, inoltre, funge da area di parcheggio per gli spermatozoi pronti: al momento dell'eiaculazione l'epididimo si contrae e spinge gli spermatozoi lungo il dotto deferente (o vaso deferente), che li porta in alto, verso la prostata. Sotto la prostata il dotto deferente si incontra con i dotti provenienti dalle vescicole seminali, che secernono un liquido viscoso e alcalino contenente fruttosio, prostaglandine e altre sostanze, che formerà gran parte del liquido seminale. Gli spermatozoi e il liquido seminale confluiscono insieme in un unico canale, chiamato dotto eiaculatore, che a sua volta confluisce nell'uretra. Nell'uretra confluisce anche il liquido proveniente dalla prostata, che contiene acido citrico, zinco, fosfolipidi e altre sostanze e che contribuisce anch'esso alla formazione del seme – che è dunque una miscela di spermatozoi e di altre sostanze prodotte dalle ghiandole sessuali accessorie. Infine il canale uretrale, che scorre all'interno del pene (e che serve anche a urinare), porta all'esterno lo sperma. Perché tutto questo avvenga è necessario l'intervento del sistema endocrino, cioè degli ormoni. Sia lo sviluppo degli organi sessuali che il loro funzionamento – inclusa la spermatogenesi – sono infatti regolati dall'azione di queste sostanze agisce infatti sulle cellule di Sertoli dando inizio alla spermatogenesi, mentre l'LH agisce sulle cellule di Leydig inducendole a produrre testosterone.
Immaginando la fertilità maschile come un percorso a tappe, che inizia nel cervello per concludersi quando il seme esce dal pene, si possono dividere le cause di infertilità maschile in tre grandi categorie, ciascuna delle quali si riferisce a una delle tappe principali di questo percorso: problemi ormonali, che riguardano la produzione di ormoni sessuali da parte dell'ipotalamo, dell'ipofisi o dei testicoli; problemi testicolari, che riguardano la produzione degli spermatozoi all'interno dei testicoli; problemi post-testicolari, che riguardano il trasporto degli spermatozoi dai testicoli all'esterno. Esistono poi molti casi (si calcola che siano circa il 30% di tutti i casi di infertilità maschile) in cui non si riesce a stabilire qual è il motivo dell’infertilità; si parla allora di infertilità idiopatica.
18 Lo scroto è la sacca che racchiude i testicoli, gli epididimi, e la parte iniziale del funicolo spermatico. È sito fra la radice delle cosce, sotto la sinfisi pubica, dietro la radice del pene.È suddiviso in due cavità (destra e sinistra) tramite un setto mediano, ed appare come una voluminosa sporgenza che mostra un'estremità inferiore detta fondo, slargata e libera, ed una superiore o radice, più ristretta ed aderente alla superficie del pube.La forma e le dimensioni dello scroto variano a seconda dell'età e di fattori quali la temperatura, svariati stati emotivi e malattie. Nel bambino appare globoso e consistente, si allunga nell'adulto divenendo ovoidale per poi manifestarsi piriforme e flaccido nell'anziano. Nel giovane tende ad allungarsi a causa di febbre, malattie debilitanti o alta temperatura ambientale al fine di preservare la temperatura ottimale per fare avvenire la spermatogenesi, inferiore rispetto a quella normale dell'organismo; invece in caso di bassa temperatura ambientale la borsa scrotale tende a ritrarsi. In generale la metà sinistra della sacca è più allungata a causa della asimmetria di posizione dei due testicoli.Sulla superficie esterna, lungo la linea mediana, si nota una sottile cresta longitudinale, detta rafe, la quale continua in avanti sulla faccia dorsale del pene, e in dietro lungo il perineo fino all'ano. Il rafe corrisponde alla parte superficiale del setto scrotale.
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