Clinicamente si parla di ginecomastia allorché nella mammella del maschio sia rilevabile una massa palpabile e consistente, del diametro di 2 cm o più, in sede sottoareolare. In alcuni, casi la mammella presenta un progressivo aumento di volume che si estende oltre l’areola, con le medesime caratteristiche del seno femminile. In genere il quadro è bilaterale; non sono rare però le forme unilaterali.
CAUSE DELLA GINECOMASTIA
La ginecomastia può essere determinata da cause diverse:
- endocrine,
- iatrogene,
- tumorali,
- metaboliche,
- conseguenti allo sviluppo,
- neurologiche,
- psichiatriche,
- familiari,
- da anomalie cromosomiche,
- idiomatiche.
PSEUDO GINECOMASTIA
La ginecomastia deve essere differenziata dalla pseudo-ginecomastia, che può essere dovuta all’incremento dello strato adiposo sottocutaneo della regione mammaria (lipomastia), a processi flogistici locali, o a un vero e proprio tumore mammario. Non è di solito associata ad alcun disturbo soggettivo od oggettivo se non quello estetico; tuttavia questi soggetti risentendo a livello psicologico del problema di avere un aspetto femminile del torace e della regione mammaria sviluppano spesso delle turbe psichiche della sfera sessuale che si aggravano sempre più con il passare del tempo.
A CHE ETÀ SI MANIFESTA LA GINECOMASTIA?
Durante la puberta tra i 13 e i 15 anni si rileva nel 60-70% dei ragazzi una ginecomastia vera che regredisce di solito completamente prima dei 18 anni. Nell’adulto l’aumento di volume della mammella ha più spesso cause iatrogene dovute all’azione di farmaci di comune uso.
CAUSE DELLA GINECOMASTIA
Le più frequenti cause di ginecomastia dipendono dall’azione di ormoni circolanti su specifici recettori localizzati a livello del tessuto mammario ed in particolare le forme patologiche possono dipendere da:
- insufficente produzione o azione del testosterone;
- aumento di produzione degli ormoni estrogeni.
Nell’età giovanile bisogna considerare anche la ginecomastia secondaria all’uso di marijuana e hashish. Nell’adulto invece la comparsa di ginecomastia più spesso e dovuta a cause iatrogene per l’assunzione di farmaci di uso comune come lo spironolattone, la reserpina, le fenotiazione, gli ormoni estrogenaci. Infine l’obesità, oltre a stimolare la ginecomastia di origine endocrina, produce quei quadri detti di pseudoginecomastia in cui all’ipertrofia ghiandolare si associa un’adiposità localizzata della regione mammaria.
DIAGNOSTICA E TRATTAMENTO DELLA GINOCOMASTIA
Dal punto di vista diagnostico l’esame clinico è fondamentale che deve essere accompagnato dall’ l’ecografia che consente di differenziare la ginecomastia vera dalla pseudoginecomastia e di quantizzare i dati rilevati all’esame clinico. Essendo l’indicazione chirurgica puramente estetica, l’obiettivo dell’intervento è quello di ristabilire l’aspetto maschile del torace e della regione mammaria senza lasciare cicatrici evidenti. Naturalmente nelle forme adolescenziali si deve attendere almeno un anno prima di porre l’indicazione all’intervento chirurgico, perché in alcuni casi si può avere una regressione spontanea nell’arco di 6-8 mesi.
La tecnica chirurgica e l’incisione da utilizzare dipendono dal tipo di ginecomastia e dal suo grado. Nelle forme di pseudoginecomastia si possono invece utilizzare semplicemente le tecniche di liposuzione, attraverso le quali, riducendo con metodo suttivo il tessuto adiposo localizzato a livello della mammella, si ottiene il rimodellamento desiderato.